La Famiglia
Nel 1981 è stato stampato un libro per il millenario della città di Maniago e dei
mille anni della famiglia che ne porta il nome, come da donazione dell'imperatore
Ottone II al patriarca di Aquileia che concedeva in feudo alle famigli di Maniago
castello e pertinenza, riservando per se il diritto di abitazione in parte del castello.
La genealogia della famiglia ha inizio nel 1240 per terminare con i due fratelli
Maria e Giancarlo.
La famiglia ha dato, nei secoli, illustri uomini d'arme, storiografi e diplomatici,
facendo parte del parlamento del Friuli ma rimanendo sempre ed essenzialmente legati
alla terra. Giancarlo non ebbe figli, così Maria lasciava disposizione testamentaria
che il figlio Filippo Martinengo aggiungesse, al proprio, il predicato "di Maniago"
continuando la gestione dell'azienda agricola di famiglia di circa 600 ettari in
vari comuni del Friuli.
Oggi è composta dal padre e dalla madre Filippo e Marie Fleurette e dai due figli
Filiberto e Maria Benedetta.
L'Azienda
Le origini dell'Azienda Agricola sono strettamente legate alle origini della Famiglia
di cui porta il nome e della quale si hanno le prime notizie intorno al mille. Antichissima
famiglia friulana ha avuto e possiede terreni in vari comuni della regione.
L'Azienda, a conduzione familiare, dispone di una superficie di circa 600 ettari, di cui 400
a vigneto, cereali, soia, foraggere e 200 di bosco ad altofusto.
Tra le altre attività: alleva polli da carne (90.000 capi), cinghiali allo stato semi brado ed un centro
equestre con 65 box. È visitabile su prenotazione e si possono fare assaggi di prodotti
aziendali per gruppi di una ventina di persone. L'Azienda è anche proprietaria
dell'agriturismo "Al Rôl", uno dei primi aperti in Friuli Venezia Giulia.
Il Territorio
Terra di confine dal quale sono entrate tutte le invasioni della fine dall'Impero
Romano all'ultima guerra che ha visto passare i cosacchi e le orde slave di Tito.
La popolazione originaria ha indubbiamente subito l'influenza della cultura celtica
e longobarda prima e di quella tedesca e slava successivamente. Lo si può notare
nella lingua friulana, nella toponomastica e nella cucina tradizionale.
Popolo modesto
e lavoratore, ha dato grandi prove di se con gli alpini della divisione Julia in
Russia (l'unica che gli stessi russi hanno ammesso di non essere mai riusciti
a sfondare), nel disastro della diga del Vajont e nella ricostruzione dopo il terremoto
del 1976.
Regione geograficamente molto interessante estendendosi dalle spiagge
sabbiose di Grado e Lignano o quelle di scoglio di Trieste, alla fertile pianura,
alle colline coperte di vigneti e di cipressi, fino alle alte vette innevate delle
Alpi.
La Villa
La villa, che domina il piccolo borgo cinque-seicentesco di Soleschiano, è stata
commissionata agli inizi del '700 dal conte Piccoli quando fu nominato di … ai confini,
carica che mai prima di allora era stata data ad un nobile friulano ma solo a Veneziani.
La costruzione della villa iniziò nel 1709 e fu finita 1715. Successivamente la
villa passò in dote ai conti Brazzà, che realizzarono il giardino come lo si vede
ancora oggi.
Nel periodo in cui la villa fu di proprietà dei conti Brazzà visse
parecchie vicissitudini. Durante la Prima Guerra Mondiale fu trasformata in un ospedale
militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupata dall'esercito tedesco prima
e da quello americano poi.
La famiglia Martinengo, attuale proprietaria, l'acquistò
nel 1956 quando era ridotta ad un allevamento di bacchi da seta e deposito granaglie.
Attualmente è la residenza della famiglia e sede dell'Azienda Agricola Conti di
Maniago.